Migliore Macchina Taglia Coriandoli (e Si Festeggia Alla Grande!)

Ciao, sono Imma, i miei bambini ogni carnevale mi chiedono di comprare i coriandoli, l’anno scorso per provare ho deciso di farli in “casa”, e ho acquistato una macchia per coriandoli.

Oggi vi racconterò la mia esperienza.

La Migliore macchina per coriandoli (Secondo Imma):

Macchina per coriandoli Eurolite

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La macchina taglia coriandoli dell’azienda Eurolite è la mia preferita perché permette un’esperienza d’uso ottimale sotto ogni punto di vista. Il metodo per caricarla è abbastanza semplice e rappresenta uno dei suoi punti di forza: basta munirsi dei dischetti di carta colorata e il gioco è fatto. Il serbatoio ha una capienza massima di 3 Kg e se vuoi raggiungere il risultato sperato ti consiglio di non caricarla troppo. Attenzione però: la macchina non produce coriandoli ma semplicemente li spara in aria, creando un’atmosfera ludico-ricreativa eccezionale. L’ho usata un paio di volte in occasione di una festa di compleanno e di un battesimo e posso dirti che la sua funzionalità mi ha veramente stupito.

Macchina per coriandoli elettrica Eutopica

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Considero la macchina elettrica per coriandoli Eutopica una delle migliori sul mercato, in quando assurge alla propria funzione in maniera ottimale. Dal punto di vista tecnico ha sicuramente dei punti di forza che ho avuto modo di riscontrare, quali ad esempio la qualità del materiale con il quale è stata fabbricata e l’affidabilità del motore che mi ha consentito di poterla usare più volte, senza particolari problemi. Pecca: non può essere adoperata senza un controller (da acquistare a parte), nè con le batteria. Funziona solo tramite alimentazione elettrica, mediante l’uso di una presa da 220 V.

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Pur non trattandosi di una vera e propria macchina taglia coriandoli, il cannone Relaxdays merita una menzione particolare da parte mia. Dopo averlo usato diverse volte, si è rivelato un oggetto molto utile, soprattutto nel creare un’atmosfera di festa che potesse essere ricordata per sempre. L’alta qualità dei coriandoli contenuti all’interno e la semplicità d’uso del prodotto mi hanno consentito di poterlo usare nelle circostanze più disparate. L’unica pecca che ho riscontrato riguarda alcune specifiche dichiarate dalla casa madre. La più importante tra queste rimane a mio avviso la potenza del cannone, che non è certo quella indicata dal costruttore.

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Tra i migliori coriandoli che abbia mai usato, invece, ci sono quelli a stella dell’azienda Hestya, una spanna sopra gli altri in termini di qualità, rispetto per l’ambiente e capacità di intrattenere e catturare l’attenzione altrui. Li ho usati molte volte e hanno sempre soddisfatto le mie aspettative. Sono colorati, leggeri e creano una bella atmosfera. Unica punto a sfavore: nella confezione poteva esserci un quantitativo di prodotto superiore. I 60 grammi dichiarati dal produttore sono pochi per potersi divertire a lungo.

I miei figli li tengono sempre nascosti nell’astuccio scolastico, per tirarli fuori all’occorrenza.

Domande Frequenti

A cosa servono i coriandoli?

Utilizzati a scopo ricreativo fin dal primo Rinascimento, i coriandoli sono ancora oggi oggetto di puro divertimento che soprattutto i bambini utilizzano durante le festività più disparate per giocare, divertirsi con gli amici e trascorrere del tempo con le persone ‘insegna dell’intrattenimento. Vengono usati soprattutto durante il Carnevale, il Capodanno e qualsiasi altra ricorrenza o giorno festivo, in occasione della quale ci si diverte all’impazzata. Colorati, leggeri e dall’aspetto sui generis, il loro uso è spesso abbinato a quello delle stelle filanti, dove sono i più giovani a trarne giovamento per trastullarsi nella totale spensieratezza.

La storia dei coriandoli

La tradizione riguardante l’uso dei coriandoli sia da parte dei bambini, sia degli adulti risale, come affermato in precedenza, al 1500, quando in occasione dei periodi di festa qualcuno era solito gettare sulla folla fiori, agrumi, gusci d’uovo profumati, monete e i tanto desiderati frutti del coriandolo, che venivano ricoperti di zucchero e confezionati appositamente per essere lanciati in aria dai balconi, dalle terrazze, dalle finestre degli appartamenti privati. Tuttavia, il processo di produzione di quella che era una specie di confetto colorato ha sempre comportato dei costi molto elevati, al punto da spingere gli organizzatori delle feste di paese (specie il Carnevale) a sostituirli con delle palline colorate costituite principalmente da semi di coriandolo ricoperte di gesso.

É all’indomani del 1800 che per quanto concerne la tradizione si mischiarono nuovamente le carte in tavola, dal momento che essa subì delle trasformazioni importanti ad opera dell’ingegnere Enrico Mangili, il quale fu il primo a lanciare in aria dei piccoli dischi di carta che volteggiavano al ritmo scandito del vento, migliorando di fatto l’atmosfera festosa delle ricorrenze più amate all’interno delle borgate e creando un effetto scenico straordinario. Il professionista lombardo è stato il primo a prendere in considerazione l’ipotesi di introdurli sul mercato ad un prezzo molto appetibile, il che li rendeva perfetti per essere utilizzati spesso anche da chi non poteva permettersi oggetti costosi per divertirsi.

Un primo uso dei coriandoli tradizionali è da attribuire invece a Ettore Fenderl, un ingegnere molto conosciuto del Novecento che in occasione del Carnevale di Trieste del lontano 1876 utilizzò per la prima volta dei triangoli di carta colorati, allo scopo di far divertire gli altri, creare un’atmosfera scenica bella da vivere rispettando l’ambiente. Questi ebbero il successo sperato fin dal primo giorno che il professionista li usò per permettere agli altri di trastullarsi e giocare insieme, in quanto molto più economici rispetto ai canonici confetti di gesso in uso fino a poco tempo prima.

E fu così che a Piazza della Borsa al centro di Trieste, la gente cominciò a divertirsi con quelli che sono oggi conosciuti come i coriandoli tradizionali. Anche se quell’episodio destò parecchio scalpore a causa di molte persone che si lamentarono di avere troppi pezzi di carta incastrati tra i capelli, da quel giorno di fine Ottocento prese vita una vera e propria tradizione molto ben voluta oggi dalle giovani generazioni.

I coriandoli sono biodegradabili?

I coriandoli maggiormente usati per divertirsi possono essere di due tipi: in plastica o di carta. Quelli in plastica non sono biodegradabili e comportano un rischio vero e proprio per l’ambiente. I coriandoli di carta, non importa se siano colorati o meno, sono biodegradabili e rispettano l’ecosistema. Parola degli esperti. Ti indico, qui di seguito, quali sono le migliori macchine taglia coriandoli che ti consentono di realizzarli autonomamente, con il minimo sforzo da parte tua.