Ciao 👋 sono Gianmarco.
Se cerchi una guida sulle migliori motoseghe e batteria sei nel posto giusto. 😉
Ti mostrerò innanzitutto le mie tre motoseghe preferite 🔝
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Contenuti:
Migliori Motoseghe a Batteria 2024
1. Bosch Professional GSA – La Più Potente
Ero stanco di dovermi portare dietro tutte le prolunghe e lavorare come mio nonno. Ho fatto un piccolo investimento che mi ha risolto tanti problemi, perché finalmente posso lavorare direttamente sul pezzo.
Mi evito di dover ogni volta srotolare cavi, che in cantiere sono sempre un problema, anche perché molto spesso mi trovo a lavorare con altri artigiani e non hanno il minimo rispetto per il lavoro di squadra, specie quelli più giovani.
È molto potente, ben bilanciata, con impugnatura seria e la lama che si sgancia in maniera molto facile con un click, dopo aver messo la sicura.
Con questa sega posso andare tranquillamente in cima alle scale tenendola agganciata al cinturone e poi fare il taglio direttamente sul posto, senza il problema di trovarmi il peso del cavo a gravare sull’impugnatura e soprattutto fra i piedi.
Riesco tranquillamente a tagliare tavolame e mezze misure anche da sotto, un po’ come con il lesto, ma con il grosso vantaggio che questa non si surriscalda e affronta ogni tipo di legno, persino il castagno.
Per non rischiare di restare senza ho anche comprato un pacco di batterie aggiuntive da tenere di riserva sul furgone, ma bastano poche decine di minuti per poter ricominciare a lavorare a pieno regime, perché riesco a farci quasi un’ora intera senza pause con una sola carica.
Ha anche una lama per metallo, che fa molto comodo quando devo affrontare il lamierino e credo che riesca a tagliare qualche cosa di più di un paio di mm per il foglio, mentre per il tondino affronta spessori notevoli.
2. HYCHIKA 18V Sega Universale – Ottima Qualità
Tutte le volte che devo andare a fare i lavori da un cliente, puntualmente mi ritrovo ad affrontare spazi angusti e prese di corrente attaccate con lo scotch e sinceramente non mi va di rischiare.
Con questo gattuccio elettrico mi sono tolto dai piedi le prolunghe e i cavi, ma soprattutto il pericolo che qualcuno decida che quella presa gli serve e mi stacchi tutto a metà dell’opera.
L’impugnatura è ergonomica e va benissimo per riuscire a fare forza anche quando sono in equilibrio precario in cima ad una pedana, perché posso tenere tranquillamente il corpo macchina con la sinistra mentre con la destra regolo l’intensità e la posizione.
Mi è già capitato in passato di perdere l’equilibrio con il vecchio gattuccio con il cavo, solo perché qualcuno ha staccato la spina mentre facevo forza per tenerlo in posizione e mi si è troncata la lama, col rischio di farmi cascare dalle scale sui trabattelli che erano più in basso.
Con questo vado tranquillo perché mi basta avere i pacchi di batterie già carichi nel borsone e se devo fare dei lavori molto impegnativi so che mi posso affidare a tutta la potenza che riesce ad erogare.
Soprattutto al fatto che se il motore inizia a surriscaldarsi, il suo sistema di controllo regola la potenza e almeno non scatta e non si inceppa.
Si tratta di un elettroutensile piuttosto leggero.
Lo posso tranquillamente tenere agganciato al cinturone quando salgo, anche perché c’è la protezione che impedisce ogni rischio di attivazione accidentale.
3. Ryobi Ocs 1830 – Elevata Sicurezza
Dopo la terza volta che mi trovavo a litigare con il vicino, perché stavo facendo la legna in cortile e il rumore della motosega gli dava fastidio e sentiva il prezzo della benzina, mi sono detto che era il caso di cambiare macchina onde evitare di usarla in maniera non tanto consona.
All’inizio avevo pensato di prenderla con il cavo ma poi ho preferito quella batteria perché la potenza è la stessa e alla fine la quantità di tagli che deve affrontare giustificano tranquillamente questa spesa.
Non ho neanche trascurato il fatto che la motosega è un attrezzo molto pericoloso e sinceramente avere un cavo che mi intralcia con il rischio che caschi un tronco e me la tiri via di mano non è una delle cose che voglio sperimentare.
Riesco a tagliare legna anche di dimensioni considerevoli senza troppa fatica, con il vantaggio che si trasporta come quella a motore, mentre la sega circolare che usavano una volta non era così tanto comoda.
Il motore è piuttosto silenzioso anche se ovviamente fa un po’ di rumore durante il taglio, ma soprattutto non si inceppa e se ci sono parti più dure da affrontare, c’è un sistema elettronico all’interno che mi impedisce di distruggere il pacco delle batterie per lo sforzo.
Ho sempre molto attento ad avere gli accumulatori pronti, perché non si sa mai quando devo tagliare la legna, ma sinceramente mi sembra un buon prodotto che rispetto a quello a motore a scoppio ha il vantaggio che non si ingolfa.
4. Bosch Professional 3 Lame
Con questa sega elettrica a batteria posso finalmente fare i lavori senza dover stendere la prolunga per tutto il cortile, perché devo tagliare lontano dalle finestre, perché altrimenti mia moglie si lamenta che c’è pieno di trucioli da tutte le parti.
Taglia molto preciso e riesce ad affrontare legno piuttosto spesso senza perdere di potenza, soprattutto se c’è un nodo o qualche cosa che la fa sforzare un po’ di più.
Il sistema elettronico al suo interno regola la velocità in modo tale che la sega non si bruci.
Mi devo ricordare di tenerla sempre in carica, perché non so mai quando posso mettermi a fare i miei lavoretti, soprattutto in autunno quando la pioggia è sempre in agguato.
Di solito la carica della batteria è più che sufficiente per ogni mia sessione creativa, perché a occhio e croce riesce a stare accesa in maniera continuativa per quasi un’ora intera.
Ha un’impugnatura un po’ strana e ho dovuto farci un po’ l’abitudine perché ero abituato a quella vecchia che si teneva completamente in un altro modo.
Si possono montare direttamente sia le lame per il legno, grosse oppure sottili ed anche quelle per il metallo, così la uso per tagliare piccoli pezzi al posto di dover prendere il flessibile che mi fa sempre tanta paura.
Ho preferito spendere un po’ di più e prenderla in fascia professionale, perché il gradino di differenza rispetto alle versioni per hobbisti è davvero notevole e ho altri strumenti della Bosch che mi hanno aiutato a rendermene conto.
5. Bosch – Microlama NanoBlade
Per il frutteto, visto che da anni ho tagliato gli alberi più alti riferendo quelli che sono più meno di due, mi sono preso questa micro motosega.
Di solito faccio tutto con la roncola o con il pennato, ma a volte mi trovo a affrontare rami troppo cresciuti che preferisco tagliare in maniera netta, anche per limitare il rischio di parassiti.
Con questo piccolo attrezzo ho risolto il problema, perché non devo portarmi dietro un gattuccio.
Per chi non lo sapesse gli alberi da frutta hanno il brutto vizio di tornarti indietro quando li tagli con le seghe a mano e quindi più di una volta ho rischiato di trovarmi un ramo in faccia e la sega che volava via.
Questa la tengo in carica nel casottino dove tengo gli altri attrezzi e quando è il momento di dare una scorciata ai rami inutili me la porto dietro come una pistola da cowboy e faccio tutti i tagli direttamente sul posto.
La sega è anche comoda perché così riesco a salvare i pezzi di legno che sono adatti per farci la brace, in modo tale da separarli subito dei ramoscelli che devono essere poi bruciati per fare il concime.
Vi consiglio vivamente di usarla con i guanti, quelli spessi di pelle, perché la lama è piccola ma non perdona.
Non dimenticatevi neanche gli occhiali perché fa delle belle schegge.
Per fortuna il suo motore se si lascia il grilletto si stacca immediatamente e non ha il problema delle vecchie motoseghe che continuavano a girare per un po’.
6. Einhell Elettrosega a Batteria
Con questa motosega a batteria taglio la legna per tutto l’inverno, senza il pericolo di sbagliare la miscela, il fastidio di doverla riavviare di continuo e soprattutto senza che si inceppi.
Si tratta di un attrezzo molto potente e riesco a affrontare anche il legno di olivo direttamente sul posto.
Il pacco delle batterie si carica rapidamente, permettendomi di tagliare per quasi un’ora senza pause punto se inizia a sforzare un po’ ci pensa il circuito interno a regolare la potenza e quindi la sicurezza dell’elettroutensile è garantita.
Ha un’impugnatura piuttosto comoda, adatta per tenerla con tutte e due le mani senza problemi, ma è sufficientemente leggera da usarla anche con una sola, per esempio per tenere con l’altra un tronco in posizione.
La catena si monta e si regola senza bisogno di attrezzi e basta un po’ di occhio per tenerla sempre in ordine, l’importante è usarla in maniera corretta evitando di tagliare con la punta altrimenti si spezza come in tutte le motoseghe
È ottima anche da portare in campagna, perché non è ingombrante e soprattutto non perde olio ed altri liquidi che possono macchiare, quindi la metto nel bagagliaio insieme agli altri attrezzi.
Almeno se mi capita un po’ di legna da fare posso provvedere direttamente sul posto e la porto a casa subito senza dover tornare indietro a prendere altri strumenti.
Questa motosega a batteria è dotata di tutti i sistemi di sicurezza standard, in particolare del blocco quando la catena arriva in fondo al tronco. In questo caso il motore si ferma da solo ed è possibile estrarre la lama in tutta sicurezza, anche se conviene sempre togliere l’ingaggio che è protetto.
7. Nessun prodotto trovato.
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Quando mi trovo a fare i giardini impegnativi, non posso avere con me gli attrezzi con il cavo, perché molto spesso si tratta di ville aperte solo in estate è che in inverno non hanno neanche la corrente attaccata.
I miei utensili a benzina iniziano a diventare molto fastidiosi, perché si inceppano, perché sono anni che li uso e dopo un po’ è normale che perdere i colpi.
Allora ho cominciato a sostituirli con nuove versioni a batteria che pesano di meno.
Questo gattuccio mi è particolarmente utile perché ha un accessorio per ancorarsi al ramo da tagliare, una specie di ganascia che tiene il tronco fermo mentre lavoro.
Perfetta quando sono in cima ad una scala e l’equilibrio non è il massimo, nonostante tutte le sicurezze.
Con una singola carica della batteria riesco a fare più o meno un’ora continuativa di tagli, anche piuttosto impegnativi, se i rami sono piuttosto verdi, cosa che capita non di rado, soprattutto quando hai a che fare con gente che vuole un certo stile per il suo giardino delle vacanze.
L’impugnatura è comoda e molto salda, perfetta per aiutarmi ad avere un elemento in meno di cui preoccuparmi.
È un attrezzo che posso usare tranquillamente anche per tagliare le tavole di legno per il bricolage e non solo per fare le potature.
Ci sono tanti accessori facili da montare per aiutarmi a fare il lavoro in tutta sicurezza.
È poco più grande di un seghetto alternativo, ma ha una struttura molto simile a quella di un gattuccio, ideale per arrivare anche in mezzo ai rami più contatti e eliminare il problema direttamente alla radice o meglio al nodo.
8. Bosch Home &Garden
Ho sempre amato fare i lavori in legno e se a qualcuno serve una mano con il primo a presentarsi con il cinturone e gli attrezzi.
Non sono un professionista ma non mi sono mai tirato indietro e soprattutto ho sempre avuto una passione per le apparecchiature serie, come questo gattuccio elettrico a batteria.
Grip fantastico e facile da tenere direttamente sul pezzo.
Ha anche un accessorio per bloccare i rami quando devo tagliare direttamente sulla pianta e in questo modo non c’è il rischio che mi sfuggono di mano mentre sto facendo forza.
Non sono mai arrivato in fondo alla batteria, ma sono abbastanza sicuro che duri parecchio, quasi un’ora almeno e riesco ad affrontare anche tavolacci e mezze misure, per esempio per alzare uno steccato o fare dei piccoli lavoretti in muratura.
Grazie alla grande escursione della lama, posso affrontare spessori e diametri notevoli, senza problemi, a patto di trovare l’angolo giusto, che cambia a seconda del tipo di legno che devo affrontare.
Purtroppo non ha la guida laser, che farebbe piuttosto comodo, ma compensa con una grossa potenza di taglio, che aiuta ad andare molto veloce e quindi a ridurre al minimo il rischio di scarrocciare di lato.
Questa sega elettrica portatile a batteria è davvero piccola e leggera, abbastanza ben bilanciata da poterla usare direttamente con una mano sola.
Infatti il sistema di sicurezza fa bloccare immediatamente la lama se si lascia il grilletto ed ha pochissima inerzia, quindi è molto difficile riuscire a farsi del male.
In ogni caso occhiali e guanti sono d’obbligo quando si utilizza un attrezzo potente come questo.
9. BLACK+DECKER Elettrosega Potatrice
Per affrontare ogni tipo di siepe, anche quelle alte diversi metri, mi sono comprato questa potatrice a catena, che funziona con le batterie al litio, leggere, perché l’attrezzo è comunque molto grande.
Il peso del pacco bilancia tranquillamente motore e lama, ma si deve comunque utilizzare a due mani.
La testa si può orientare in diverse maniere, per aiutarmi a fare un taglio preciso, anche quello orizzontale che è sempre il più impegnativo senza dover fare su e giù per le scale, anche perché spesso lavoro in collina e diventa davvero complicato riuscire a spostarsi in maniera sicura lungo tutto il muretto.
Mi permette di tagliare tranquillamente anche i rami piuttosto grandi, ci vuole un po’ di pazienza, ma con la giusta determinazione li sego via in pochi minuti, risparmiandomi complicate arrampicate e mandando in pensione il rischio di cadere dalle scale.
La durata del pacco delle batterie è molto lunga, più che adatta per lavorarci tranquillamente e tagliare anche rami molto in alto, perché il supporto è estensibile e posso regolarlo fino a 2.5 m, senza che perda inaffidabilità e mantenendo intatta la forza che posso applicare sul ramo per tagliarlo.
Questo non è tanto importante per la velocità con cui fa il lavoro, ma per sua precisione, perché se riesco a posizionare a modo la lama, il ramo non rischia di cominciare a rimbalzare e quindi evito di rompere tutto.
Anche se la sega è effettivamente molto lontana da mani e viso, bisogna sempre usarla con guanti e occhiali, ma soprattutto con il caschetto perché i rami possono fare davvero dei brutti scherzi quando cadono.
10. BLACK+DECKER Batteria a Litio
Quando vado in bosco a fare la legna per l’inverno, mi dà fastidio portarmi dietro una motosega a motore, perché puntualmente si inceppa nel momento peggiore e mi tocca tornare fino a casa per prendere l’altra.
Purtroppo è già complicato dover fare tutto lo stradino fino al mio appezzamento e se ci mettiamo poi che molto spesso in autunno comincia a piovere a sorpresa, il gioco è fatto.
Questa sega elettrica a batteria è molto leggera e soprattutto mi permette di portarmi dietro al limite un pacco di batterie già cariche per un eventuale ricambio.
L’utensile è silenziosissimo, quindi non do neanche troppo fastidio agli animali che sono al pascolo giù sotto il sentiero, ma soprattutto è potente, quindi se devo tagliare un legno piuttosto largo, non mi tiro indietro.
Con il fatto che è leggera, suonate più invogliato ad andare a fare il lavoro, perché quella che avevo prima, mi costringeva a portarmi dietro la tanica.
Con questa posso fare più o meno un’ora di tagli continuativi con il risultato che in una giornata faccio il lavoro per tutto il mese.
Quindi posso tranquillamente preparare le cataste che devono stagionare e portare via un po’ alla volta il resto della legna con la carriola.
Ha le stesse protezioni e sicurezze di una motosega a benzina, senza problemi con il motore, niente fumo e il vantaggio che nel caso in cui stia sforzando troppo, semplicemente si spegne e va in protezione evitandomi così di ritrovarmi con un elettroutensile bruciato per nulla.
11. Nessun prodotto trovato.
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Mi capitano abbastanza spesso tronchi da tagliare, perché io ho un grosso camino e mi serve sempre del combustibile a basso costo.
Prima usavo una motosega a benzina, ma a un certo punto mi si è bruciata la testata e mi sono ricordato di tutti i problemi che mi ha dato negli anni.
La soluzione a batteria mi ha convinto immediatamente, perché innanzitutto non mi devo portare dietro il carburante nelle taniche che in macchina comunque sia puzzano anche se sono perfettamente sigillate.
Visto che questa funziona con le batterie, non mi faccio problemi a portarmene una di riserva dietro, perché non costa una grande cifra, ma se non altro mi garantisce di non lasciare il lavoro a metà.
La motosega è molto potente, fa un taglio veloce e pulito, senza problemi di bilanciamento e soprattutto non si ingolfa.
L’unico problema è che si surriscalda un po’ troppo, parte la protezione e la sega si interrompe, ma bisogna proprio che stia tagliando molto male perché succeda.
In ogni caso non è irreparabile perché basta fermarsi e aspettare che la batteria torni a posto per ricominciare come prima.
A differenza di quella benzina anche un ottimo spunto e entra a velocità massima subito, quindi quando i denti toccano il legno lo mangiano immediatamente.
Bisogna farci un po’ la mano se si è abituati alla versione classica perché altrimenti può un po’ strappare, ma già dopo due o tre volte che ci si impegna in un taglio, con questa motosega va tutto liscio.
12. BLACK+DECKER
L’avevano presa in ditta come muletto, perché una motosega in più fa comodo, soprattutto quando facciamo i giardini molto grandi e ci sono da fare modifiche sostanziali.
In particolare nelle ville vecchie dove i padroni non badano più di tanto alle condizioni degli alberi e si espongono a rischi completamente inutili.
Dopo un po’ abbiamo cominciato a usarla più spesso del previsto, perché a differenza di quelle a benzina non si inceppa, semplicemente se sta sforzando troppo parte la protezione, ma basta toglierla dal taglio per ripartire immediatamente senza pericolo che il motore si bruci.
La catena è ottima, taglia in maniera precisa e veloce persino il legno verde, regolando la velocità in base alla durezza, anche se bisogna farci un po’ la mano, perché parte direttamente alla massima potenza e qualche volta questo è scomodo.
Considerando che ha un bel motore potente e un pacco di batterie piuttosto grande e pesa davvero poco, si tiene tranquillamente con una mano anche se bisogna sempre usarne due quando si usa una sega a catena.
Se non la usiamo di continuo, c’è bisogno di caricarla solo una volta al giorno, ma penso che usandola a dritto, per esempio per abbattere un albero, più di un’oretta di autonomia non ci si possa aspettare, ma basta avere a disposizione un pacco di ricambio.
Per fortuna è dotata di tutte le protezioni di base delle motoseghe, compresi i denti per impedire che a fine corsa il motore faccia lo strappo e il bloccaggio di sicurezza che interrompe la corrente quando si va a battere sul sfondo.
Domande Frequenti
Come scegliere una motosega a batteria?
Fino a qualche anno fa il dibattito non esisteva, perché le vecchie motoseghe a batteria non si avvicinavano minimamente a quelle con il cavo e men che meno ai modelli a benzina.
Negli ultimi anni invece si sono affacciati sul mercato tanti modelli molto potenti ed efficienti, ma bisogna sapere come sceglierli se si vuol fare un acquisto interessante.
I punti chiave da tenere in considerazione sono la potenza del motore, la durata della batteria e il suo tempo di carica, le prestazioni generali va bene vedere nel dettaglio i singoli punti per capire come orientarci, scegliendo fra un prodotto professionale oppure uno destinato all’uso amatoriale.
Potenza
Tensione della batteria e potenza di uscita non sono strettamente correlate tra loro, anche se un rapporto ovviamente c’è.
Quello che conta è l’efficienza generale del sistema.
L’introduzione dei motori senza spazzole ha consentito una gestione migliore delle prestazioni e dei consumi della batteria, anche grazie all’impiego di circuiti elettronici di controllo molto più avanzati di quelli di un tempo.
Grazie ai microcontrollori installati sulle motoseghe moderne, si può effettuare una conversione tensione/potenza effettiva in maniera molto accurata e con poca dissipazione e surriscaldamento.
La potenza deve essere valutata in base al tipo di taglio che si deve fare con la motosega a batteria.
Quindi per affrontare il legno più spesso occorreranno sicuramente tensioni più alte, fino a 80 volt di piena carica.
Per le potature si può accontentare di valori intorno ai 40volt senza perdita di efficienza.
Durata della carica ed efficienza
Le batterie destinate a gestire grosse potenze hanno amperaggi erogabili all’ora piuttosto alti.
Questo significa che anche in carica occorre a un certo tempo per ripristinare a pieno il valore.
In alcuni casi questo può risultare molto scomodo, in particolare se non si hanno a disposizione pacchi di batterie aggiuntivi.
In generale 40-60 minuti di funzionamento continuativo sono da considerarsi lo standard, anche in presenza di legno molto impegnativo o di molte variazioni di intensità.
I tempi di carica dipendono dalla tecnologia della batteria e si va da circa 30 minuti fino a 4 ore.
I tipi di batteria
Le tipologie di batterie disponibili sono molte, ma le più diffuse sono quelle Li-ion, Ni-Cad, NiMH che presentano vantaggi e svantaggi da valutarsi in base all’impiego che devi fare della tua motosega.
Gli ioni di litio, la stessa tecnologia che si impiega nei cellulari, ha il grosso vantaggio di offrire un’altissima densità di energia che la rende molto potente e poco ingombrante.
Questo significa che le seghe con questo tipo di alimentazione, a parità di peso, possono montare un motore più potente.
Le batterie al litio non hanno l’effetto memoria, possono essere caricate e scaricate tantissime volte senza perdita di prestazioni.
Però dopo più o meno 5 anni di vita le prestazioni iniziano a calare molto rapidamente e devono essere sostituite. Inoltre se si chiede alla batteria un consumo notevole di potenza si surriscalda e il sistema la blocca.
Quelle al Nichel-cadmio (NiCad), si ricaricano velocemente, con un buon rendimento a bassa temperatura e soprattutto un costo molto ridotto, il che consente di fare pacchi più grandi per avere una maggiore durata della carica nel tempo.
Non si possono riciclare in maniera facile perché il cadmio è tossico e non eco-compatibile e inoltre sono pesanti ed hanno l’effetto memoria,
Questo vuol dire che dopo un po’ non riescono più a arrivare al massimo della carica.
Nickel Metal HyDride (NiMH): rispetto alle Nicad presentano una densità di energia quasi del doppio, inoltre non contengono metalli pesanti, quindi si possono riciclare con più facilità.
Sono prive dell’effetto memoria, che evita di dover scaricare fino in fondo prima di metterle in carica e con il tempo non si deteriorano.
Il problema principale di queste batterie è che non si possono conservare dentro l’elettroutensile e ma devono essere estratte perché anche in caso di mancato utilizzo il processo di scarica del surriscalda e non sono quindi adatte a essere utilizzate in ambiente la temperatura. Se possibile devono essere conservate al freddo.